In che modo il corpo reagisce a eventi stressanti e come aiutarlo a ritrovare un equilibrio
Si sa, lo stress agisce in moltissimi modi sulla nostra salute psico-fisica. E ogni soggetto reagisce diversamente agli eventi stressanti della vita quotidiana. Il legame tra corpo e mente è ormai assodato, come anche la soggettività di ogni individuo di fronte allo stress.
In quanto animali, siamo programmati per reagire allo stress sul breve termine, quando si presenta una crisi di corta durata. Il nostro corpo si adatta e mette in moto dei meccanismi per permetterci di fare fronte all’emergenza.
Ma cosa succede quando, per via del nostro stile di vita moderno e delle problematiche cui facciamo fronte, lo stress si prolunga per lunghi periodi?
Gli scienziati concordano ormai sul fatto che rimanere in uno stato di stress prolungato induce dei fattori di rischio che potrebbero, alla lunga, farci ammalare.
A differenza di una gazzella nella savana, portata a scappare con uno sprint di pochi minuti da un leone affamato, noi umani tendiamo a preoccuparci lungamente anche per eventi che devono ancora succedere (anticipazione) o che sono accaduti.
Più lo stress dura nel tempo, e più la risposta del corpo all’evento stressante diventa più deleteria dell’evento stressante stesso. Quando entriamo in uno stato di stress, passiamo da uno stato di omeostasi (equilibrio) a uno di allostasi, che potrebbe inoltre compromettere il proprio sistema immunitario e farci ammalare. Il corpo produrrà adrenalina e glucocorticoidi, ormoni dello stress nocivi per la nostra salute sul lungo termine.
Come fare quindi per spegnere lo stato di stress del corpo, o per mitigarlo?
Si consiglia di correre ai ripari con il sonno, che dev’essere abbondante e di qualità, ma soprattutto con lo sport, ma anche la meditazione e il supporto, che sia sociale o psicologico. E anche l’alternanza di caldo/freddo tipo percorso Kneipp funziona a meraviglia. Questi elementi consentiranno al corpo di passare da uno stato di “attacco o fuga” a uno di omeostasi del proprio sistema nervoso autonomo (il sistema nervoso inconscio che regola le funzioni ormonali, e molto altro).
Oltre all’attività fisica, al sonno, e all’aiuto psicologico, si consiglia anche di trovare delle valvole di sfogo e di espressione (è stato studiato che le persone che interiorizzano il malcontento senza mai esprimerlo sono più inclini a sviluppare disturbi ansioso-depressivi).
Ti è mai successo di vivere un evento particolarmente stressante, un lutto, o un evento traumatico, e di sentire improvvisamente un dolore alla schiena, al collo o alla testa? Quest è un segnale del corpo che ci avvisa che abbiamo tirato un po’ troppo la corda, e che il nostro sistema nervoso è diventato temporaneamente ipersensibile (fenomeno chiamato iperalgesia).
Nella mia attività come fisioterapista, ho riscontrato nei miei pazienti dei pattern ricorrenti legati allo stress. Tra i disturbi più osservati, cito:
- Spalla congelata o capsulite (spalla rigida dolente al movimento)
- Lombalgia (dolore nella zona lombare
- Dorsalgia (dolore sulla parte alta della schiena)
- Cervicalgia (dolore alla cervicale)
- Cefalea (mal di testa)
- Alterazioni vegetative (sensazione di caldo/freddo alterate, sudorazione alterata, formicolii alle mani)
- Ipersensibilità al dolore (fino a sfociare in alcuni casi in fibromialgia)
- Tensione della temporo-mandibolare (mandibola rigida e dolore in apertura)
Se senti un dolore improvviso alla schiena, al collo, alla spalla o all’anca, e pensi che sia correlato a un evento stressante o traumatico, prova a consultare un fisioterapista per un trattamento del dorso che va a “resettare” il tuo sistema nervoso autonomo.
L’autore
Michele Badan, fisioterapista laureato all’Università di Padova con specializzazione metodo Maitland a Mestre, Venezia e Mirano.
Per informazioni sui prezzi delle mie prestazioni di fisioterapia e per prenotare un appuntamento, contattami al numero +39 348 932 2842.
P.S.: I contenuti di questo articolo sono ispirati dal libro “Why zebras don’t get ulcers. The acclaimed guide to stress, stress-related diseases and coping” di Robert M. Sapolsky, 3rd edition, St. Martin’s Griffin, New York, 2004.

